Splendore Barocco

 

Disco 6505 002

 

Lato A

 

              Giovanni Battista Pergolesi:L’Olimpiade sinfonia, new Philarmonia orchestra, dirige Raymond Leppard

 

              Henry Purcell:     The history of Deoclesian

 

                                            The Virtuous Wife  orchestre de Chambre de Rouen dirige Albert Beaucamp

 

Lato B    Antonio Vivaldi:  Konzert g-moll PV 383 per l’orchestra di Dresda

 

               William Boyce:    Cambridge Installation Ode, ouverture

 

               Alessandro Scarlatti: Il giardino delle rose

 

 

 

Disco 6505 003

 

Lato A

 

               Antonio Vivaldi:  Kunzert fur vier Violinen h-moll, op 3,10 pv 148

 

Lato B

 

               Jean Marie Leclair: Violinkonzert d-moll op.7,1

 

               Pierre gavinies :  Violinkonzerte F-dur op 4,2

 

 

 

Disco 6505 004

 

Lato A

 

               Antonio Vivaldi: Konzert fur flautino a-moll PV83

 

Lato B

 

               John Joachim Quantz: Lotenkonzert G-dur

 

               Antonio Vivaldi: Fagottkonzerte e-moll, PV137

 

 

 

Disco 6500 183

 

Lato A

 

               Johan Sebastian Bach: Violinkonzerte  E-dur BWV 1042

 

Lato B   

 

Georg Philipp Telemann:; Konzert fur Viola G-dur

 

Giuseppe Antonio Capuzzi: Konzert fur violone D-dur

Disco 6500 184
Lato A   

 

Georg Friedrich Handel: Concerto grosso D dur op 65

 

Francesco Geminiani: Concerto grosso d-moll “La follia”
Lato B   

 

Giuseppe Lacchini: Trattenimenro per camera

 

Giovanni Bononcini: Sinfonia nr.10

 

Georg Philipp Telemann: Concerto a 4 di Melante
Henty Purcell: Trumpet Overture “The indian queen”, sinfonia “The Yorkshire fezst song”

 


Disco 6500 185

 

Lato A

 

               Antonio Vivaldi: Konzert C-dur PV 16

 

               Johan Sebastian Bach: Konzert fur zwei cembali c-moll BWW 1060

 

Lato B

 

               Jean Baptiste Lulli: Le divertissement de Chambord

 

               Jan Dismas Zelenak: Konzert G-dur

 

               Willem de Fesch: Konzert B-dur

 

Berlioz: Aroldo in Italia

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Aroldo in Italia (Harold en Italie) è una sinfonia in 4 parti con viola principale di Hector Berlioz (op. 16).
Composta nel 1834, è ispirata a Il pellegrinaggio del giovane Aroldo, di Lord Byron.
Ognuno dei 4 movimenti che compongono la sinfonia è caratterizzato da un titolo che ha lo scopo di rendere più chiaro il messaggio musicale. Qui Berlioz porta ad esiti compiuti la tendenza, che la musica manifestava sempre più apertamente, di ricorrere ad un programma per fornire concretezza alle immagini che il compositore intendeva rappresentare.
Le principali innovazioni della sinfonia sono quindi l’introduzione di un programma poetico e di una melodia caratteristica.
In particolare attraverso la melodia caratteristica, propria di un personaggio, in questo caso Aroldo, Berlioz è riuscito a legittimare il suo allontanamento da schemi e formule classiche. Dove infatti la ripetizione e la variazione erano dettate da regole formali comunemente accettate, Berlioz utilizza variazioni e modulazioni come espressione dell’interiorità di Aroldo rispetto alle situazioni sempre diverse con cui si trova ad avere a che fare. La monodia caratteristica in questa sinfonia è affidata alla viola, che meglio del violino riesce a rappresentare la perenne malinconia di Aroldo.

Puccini: Manon Lescaut

Manon Lescaut è un’opera in quattro atti di Giacomo Puccini

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Atto I
«Un vasto piazzale presso la porta di Parigi, ad Amiens
Nei pressi di un’osteria, studenti, borghesi e ragazze scherzano sui temi dell’amore e della giovinezza. Uno degli studenti, Renato Des Grieux, vanta la propria indifferenza verso l’amore («L’amor? Questa tragedia, ovver commedia, io non conosco!»).
Giunge una carrozza, dalla quale scendono Manon Lescaut, una ragazza destinata alla vita monastica, e il fratello, nel libretto indicato con il solo cognome: Lescaut. Quando Des Grieux vede Manon, è amore a prima vista. Non appena la ragazza rimane sola, le si avvicina e, al ritorno del fratello di lei, riesce a strapparle un nuovo appuntamento.
Nel frattempo Lescaut architetta il rapimento della sorella . In tal modo lei diventerà l’amante del banchiere e lui ne condividerà la vita lussuosa. Ma uno degli studenti, Edmondo, ascolta il dialogo, informa l’amico Des Grieux e organizza una contromossa: sarà Renato a rapire Manon, battendo sul tempo il vecchio Geronte. A fatica Des Grieux riesce a convincere Manon a fuggire con lui e, mentre gli studenti salutano la partenza in carrozza dei due innamorati, Geronte medita vendetta. Lescaut, d’altronde, si dice certo che la sorella non sopporterà a lungo una vita modesta.

Atto II

«A Parigi.»

Siamo nel salotto della casa di Geronte. Come volevasi dimostrare, l’idillio è durato poco e Manon ha raggiunto il fratello per diventare la mantenuta del banchiere. La vediamo allo specchio, mentre si prepara per un ricevimento, durante il quale dovrà esibirsi nel ballo e nel canto. Sennonché la ragazza comincia ad annoiarsi e a provare nostalgia per Des Grieux, tanto che il fratello, per evitare che la situazione precipiti, decide di chiamare di nascosto Des Grieux a palazzo.
Il ricevimento è terminato, Manon è sola. Nella sua camera irrompe Des Grieux e, con lui, la passione di un tempo. Il ragazzo naturalmente è furibondo, ma, forte del suo fascino, Manon trova facilmente le parole per ammansirlo. Peccato che nel bel mezzo di un lungo abbraccio arrivi Geronte, che senza troppo scomporsi, anche di fronte all’ironia della ragazza che gli ricorda la differenza d’età, si accomiata con un sibillino «arrivederci… e presto!».
Manon non si rende conto del pericolo. Des Grieux la supplica di fuggire immediatamente, ma persino quando il fratello, precipitatosi a palazzo, la avverte che Geronte l’ha denunciata, Manon non sa decidersi a lasciare tutte quelle ricchezze. Proprio mentre tenta di recuperare un po’ di gioielli qua e là per la stanza, entrano le guardie e la arrestano come ladra e adultera.

Atto III

«L’Havre. Piazzale presso il porto.»
È notte. Manon è rinchiusa con altre cortigiane nella prigione di Le Havre, in attesa di essere imbarcata all’alba in una nave diretta verso gli Stati Uniti. Lescaut organizza una fuga per evitare la deportazione, ma il piano fallisce e, quando il sergente degli arcieri inizia l’appello delle deportate, a Des Grieux non rimane che una possibilità: supplicare il comandante della nave affinché accetti di imbarcarlo insieme a lei. Le sue parole e le sue lacrime commuovono il comandante e i due innamorati partono per l’ennesimo viaggio.

Atto IV

«In America. Una landa interminata sui confini della Nuova Orleans
Sotto il sole rovente del deserto di New Orleans, Manon e Des Grieux vagano senza meta, stremati dalla fatica. Ancora una volta, l’imprudenza della ragazza li ha costretti alla fuga, ma sarà l’ultima. Manon è stanca, cade al suolo, incapace di proseguire. Non c’è acqua. L’orizzonte non rivela ombra di vita. Il suo amante fedele non può fare più nulla, se non gridare la sua disperazione e ascoltare le sue ultime parole; la bella e voluttuosa Manon muore fra le sue braccia, sorridendogli amorosamente per l’ultima volta.