Scarica qui Fontane di Roma di Respighi
Le fontane di Roma è un poema sinfonico di Ottorino Respighi, composto nel 1916.
Fa parte della “Trilogia romana” assieme a Feste romane e I pini di Roma.
Ciascuno dei quattro movimenti è dedicato a una fontana di Roma durante un differente momento del giorno. Inizialmente rifiutata dai critici alla prima esecuzione, questo lavoro successivamente è diventato uno degli esempi più eminenti di poema sinfonico. La prima esecuzione infatti, avvenuta a Roma presso il Teatro Augusteo, l’11 marzo 1917, diretta da Antonio Guarnieri, non fu accolta da grande successo. La consacrazione avvenne invece a Milano l’anno seguente, quando venne eseguita sotto la direzione di Arturo Toscanini.
- l primo movimento, “La fontana di Valle Giulia”, mostra questa fontana all’alba in un paesaggio pastorale, in cui il bestiame passa durante la mattinata.
- Nel secondo movimento – chiamato “La fontana del Tritone al mattino” – mostra le Naiadi e i Tritoni che danzano alla luce del mattino, come figure della fontana di Bernini qui rappresentata. Dei e dee che suonano conchiglie sono rappresentati dal corno.
- Il terzo movimento introduce “La fontana di Trevi al meriggio” ed è introdotto da un trionfo che dà notizie di una recente vittoria dal dio Nettuno.
- Il movimento finale, “La fontana di Villa Medici al tramonto” dà un’atmosfera molto più melanconica, poiché la luminosità del sole si sbiadisce.
La fontana di Valle Giulia all’Alba (Andante mosso)
La fontana del Tritone al mattino (Vivo, Un poco meno allegretto, Più vivo gaiamente)
La fontana di Trevi al pomeriggio (Allegro moderato, Allegro vivace, Più vivace
Largamente, Calmo)
La fontana di Villa Medici al tramonto (Andante, Meno mosso, Andante come prima)
Guillaume Dufay, o Du Fay (in alcuni testi antichi anche Du Fayt) (1397 circa – Cambrai, 27 novembre 1474), è stato un compositore e teorico musicale franco-fiammingo. Figura centrale della scuola di Borgogna, fu il più famoso e influente compositore europeo della metà del XV secolo. La sua opera ha dato avvio al periodo rinascimentale in musica.
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Quadri da un’esposizione – Ricordo di Viktor Hartmann (in russo: Картинки с выставки – Воспоминание о Викторе Гартмане Kartinki s vystavki – Vospominanie o Viktore Gartmane, 1874) è una suite per pianoforte a soggetto di Modest Petrovič Musorgskij. Essa è la composizione per pianoforte più famosa di Musorgskij, ed è diventata, oltre che un pezzo forte del repertorio di molti pianisti, l’oggetto di un gran numero di strumentazioni, specie per orchestra, da parte di altri compositori e musicisti: la versione più nota e più eseguita di queste è senza dubbio quella orchestrata da Maurice Ravel.
Scarica qui I Puritani di Bellini
puritani e i cavalieri, più noto con il titolo breve I puritani, è un’opera seria in tre atti di Vincenzo Bellini su libretto di Carlo Pepoli, tratto dal dramma storico di Jacques-François Ancelot e Joseph Xavier Boniface (noto col nome di Saintine), Têtes rondes et Cavaliers.
Debuttò al Théâtre de la comédie italienne di Parigi il 24 gennaio del 1835, con esito trionfale. Bellini poteva così scrivere a Francesco Florimo: «Mi trovo all’apice del contento! Sabato sera è stata la prima rappresentazione dei Puritani: ha fatto furore, che ancora ne sono io stesso sbalordito… Il gaio, il tristo, il robusto dei pezzi, tutto è stato marcato dagli applausi, e che applausi, che applausi».
Mignon è una tragedia lirica in tre atti e 5 quadri di Ambroise Thomas, su libretto di Jules Barbier e Michel Carré tratta da Gli anni di apprendistato di Wilhelm Meister da Goethe, rappresentata per la prima volta all’Opéra-Comique di Parigi il 17 novembre 1866 con Célestine Galli-Marié.
I librettisti Barbier e Carré furono all’origine del progetto Mignon. Dopo aver adattato, con il successo conseguente, il Faust da Goethe, essi decisero di trarre un libretto da Wilhelm Meister dello stesso autore. Essi proposero subito il libretto a Meyerbeer, che lo rifiutò, poi a Gounod ed infine ad Ambroise Thomas. Quest’ultimo era conosciuto essenzialmente come compositore di opéra comique che anche se avevano avuto un certo successo non erano mai rimaste in repertorio. Con Mignon, all’età di oltre cinquant’anni, il compositore poté conoscere il trionfo e la fama internazionale, confermata più tardi con Hamlet.
In origine, Mignon fu creata con una conclusione tragica, poiché Mignon, come nel romanzo di Goethe, moriva brutalmente in una festa di villaggio alla vista di Philine. Questa fine urtava la convenzione allora in vigore, e che fu abbandonata solamente con Carmen di Georges Bizet nel 1875, che voleva che l’opéra comique si concludesse in maniera gioiosa. Perciò l’opera, all’epoca delle prime rappresentazioni, fu accolta tiepidamente. “Allora, riporta Barbier, come da persone pratiche quali eravamo, ci dicemmo: ma per rispettare questa scomparsa di Mignon, secondo quanto previsto da Goethe, dobbiamo privarci di 7-800 rappresentazioni? Sarebbe molto meglio farli sposare come comuni borghesi e lasciare la porta aperta alla loro numerosa posterità. ” Questo fu fatto ed il lavoro conobbe allora successo travolgent