Donizetti: Rita

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Rita, ou Le mari battu (Rita, o Il marito picchiato) è un’opera in un atto di Gaetano Donizetti su libretto di Gustave Vaëz, composta nell’estate del 1841. È nota anche con i titoli Deux hommes et une femme e Rita, ossia amare alla russa. Rappresentata per la prima volta postuma, il 7 maggio 1860 all’Opéra-Comique di Parigi, ottenne un successo meno clamoroso di altri lavori più noti di Donizetti. In Italia fu allestita per la prima volta nel 1876 a Napoli. È considerata dalla critica storica un piccolo gioiello per la vivacità del concertato e la perfetta rispondenza fra tempi musicali e tempi scenici.

Trama

Nell’antefatto Rita ha sposato un marinaio di nome Gasparo che, il giorno delle nozze, dopo averla picchiata, l’ha abbandonata ed è fuggito. Rita, convinta che il marinaio sia morto in un naufragio, può risposarsi con Peppe, un ragazzo timido che questa volta è lei a picchiare.
Inaspettatamente ritorna Gasparo, che però nel frattempo si è fidanzato con una canadese. Peppe sarebbe ben lieto di restituirgli una moglie così manesca, ma Gasparo non ne vuol sapere: procuratosi l’atto di matrimonio, egli lo distrugge e riprende il mare per raggiungere la sua bella canadese, non prima di aver istruito Peppe su come un buon marinaio deve trattare la moglie.

Cherubini: Messa da requiem in do minore

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Luigi Maria Cherubini (Firenze, 14 settembre 1760 – Parigi, 15 marzo 1842) è stato un compositore italiano, esponente del Classicismo.

Il Requiem in do minore per coro misto e orchestra è un’opera del compositore italiano Luigi Cherubini, composta nel 1815 a Parigi ed eseguita per la prima volta nella cattedrale di Saint-Denis il 21 gennaio 1817, per ricordare il ventitreesimo anniversario della morte per decapitazione del re Luigi XVI a seguito dello scoppio della Rivoluzione francese. Fra i molti, è stato apprezzato e lodato da compositori quali Beethoven, Brahms e Schumann.

Contesto storico

Cherubini era all’epoca (1813) appena stato nominato “Surintendant de la musique” presso la cappella musicale reale dal sovrano Luigi XVIII dopo la restaurazione della monarchia e l’instaurazione di una nuova politica di riconciliazione con il passato e con la Chiesa dopo i soprusi della Rivoluzione francese. Per questo motivo fu commissionata a Cherubini una messa da requiem in memoria della morte dell’ultimo sovrano dei Capetingi prima degli eventi bellici e dell’era napoleonica. La data del 21 gennaio era stata negli ultimi 20 anni anche festa nazionale, segnando l’avvento della repubblica, ma al ripristino della monarchia essa fu solamente un triste ricordo, commemorato non come festa nazionale ma come giornata della memoria. Lo stesso requiem, dopo la sua prima esecuzione, fu ripetuto nella stessa chiesa per un altro evento luttuoso poco più di 4 anni dopo: l’assassinio di Carlo di Borbone, Duca di Berry ed erede al trono, avvenuto il 13 febbraio 1820. Per l’occasione venne aggiunta anche una Marcia funebre e un mottetto (“In Paradisum deducant te angeli“).

 

Beethoven: Sonata a Kreutzer + sette variazioni su un’aria del Flauto Magico di Mozart

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La Sonata per pianoforte e violino in la maggiore n. 9, op. 47, di Ludwig van Beethoven, comunemente nota come Sonata a Kreutzer, fu composta tra il 1802 e il 1803 e pubblicata nel 1805 con dedica al musicista e compositore francese Rodolphe Kreutzer.
Con i suoi 40 minuti circa di durata, è la sonata più lunga e difficile fra le composizioni per violino di Beethoven.

Alfredo Kraus live recital

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Alfredo Kraus Trujillo (Las Palmas de Gran Canaria, 24 novembre 1927 – Madrid, 10 settembre 1999) è stato un tenore spagnolo.

Tenore lirico-leggero, dotato di una raffinata tecnica vocale unita a grande eleganza del fraseggio, è stato uno dei cantanti lirici più apprezzati del novecento, modello raramente eguagliato in ruoli quali Werther, Alfredo Germont, il Duca di Mantova.

 

Debussy

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Claude-Achille Debussy (Saint-Germain-en-Laye, 22 agosto 1862 – Parigi, 25 marzo 1918) è stato un pianista e compositore francese. È considerato e celebrato in patria e nel mondo come uno dei più importanti compositori francesi, nonché uno dei massimi protagonisti del simbolismo musicale. Debussy, come ci conferma Massimo Mila, viene anche considerato come uno dei massimi esponenti dell'”impressionismo musicale”, anche se lo stesso compositore ne negò l’appartenenza[1], nonostante le chiare influenze simboliste di Verlaine e Mallarmé.

Rudolph Réti ha dichiarato che l’impresa di Debussy fu la sintesi della “tonalità melodica” a base monofonica con le armonie, sebbene diverse da quelle della “tonalità armonica”.

 

Jascha Heifetz suona Mendelssohn, Mozart

 

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Jascha Heifetz (pron: ˈhaɪfɪts; Vilnius, 2 febbraio 1901 – Los Angeles, 10 dicembre 1987) è stato un violinista lituano naturalizzato statunitense, considerato tra i più grandi interpreti del Novecento per la sua tecnica brillante e il suo virtuosismo.

Jascha Heifetz (1900?-1987) è stato il violinista più influente dopo Paganini. Con un terremoto epocale che muove dal concerto alla Carnegie Hall di New York il 27 ottobre 1917, Heifetz ha fissato le regole del violinismo moderno. La sua visione profetica e la tecnica sovrumana hanno segnato il XX secolo con un’impronta indelebile ridimensionando beniamini quali Elman e Kreisler, provocando un’ecatombe di violinisti già famosi o pronti a spiccare il volo e costringendo tutti, da Príhoda a Perlman, a ripensare il rapporto con lo strumento. Un repertorio smisurato (oltre 30 concerti sempre pronti e i cachet più alti in assoluto: sino a 10.000 dollari), 320 brani per 65 cd ad escludere i dischi non autorizzati, 150 trascrizioni composte ed eseguite con inarrivabile maestria. Un violinista che pubblico e colleghi sentono e un “Imperatore solo”: solo per la grandezza e più ancora nel privato di una personalità complessa, inaccessibile e contradditoria anche quanto al didatta e al camerista importanti.