Handel Wassermusik

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La Musica sull’acqua (in inglese originale: Water Music) è una serie di movimenti orchestrali, spesso considerate tre suite, composte da Georg Friedrich Händel.

La prima dell’opera si tenne il 17 luglio 1717 in seguito alla richiesta del re Giorgio I, che aveva chiesto un concerto sul fiume Tamigi. Il concerto fu eseguito da 50 musicisti che suonavano su una chiatta in prossimità della chiatta reale, da cui il re ascoltava con alcuni amici intimi, tra cui la duchessa di Bolton, la duchessa di Newcastle, la contessa di Godolphin, mad. Kilmarnock, e George Douglas-Hamilton, conte di Orkney. Si dice che Giorgio I apprezzò tanto la musica che ordinò che i musicisti, sebbene fossero esausti, ne ripetessero l’esecuzione tre volte.

Rachmaninoff opera omnia, Sergei Rachmaninoff pianista

Si tratta di ben 15 lp.

Sergej Vasilevic Rachmaninov (in russo: Сергей Васильевич Рахманинов; altra traslitterazione in uso: Rachmaninoff; Onega, 1º aprile 1873 – Beverly Hills, 28 marzo 1943) è stato un compositore, pianista e direttore d’orchestra russo naturalizzato statunitense. Di fama mondiale, è considerato uno dei più grandi compositori e pianisti russi di sempre. Alto 1,98 m, Rachmaninov considerava se stesso soprattutto un compositore piuttosto che un pianista, sebbene lo sviluppo della sua carriera – per certi versi, almeno inizialmente, piuttosto tormentata – sembrasse dimostrare il contrario.

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Mozart: Zaide

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Zaide (K 344) è un singspiel incompiuto in due atti di Wolfgang Amadeus Mozart. Il 27 gennaio 1866 avviene la première postuma a Francoforte sul Meno.

Nel 1903 avviene la prima a Karlsruhe e nel 1930 al Grand Théâtre de Monte Carlo. Nel Regno Unito la première è stata nel 1953 nel East End di Londra, a Lenox (Massachusetts) nel 1955, nel Convento di Santa Croce (Batignano) nel 1981, nel Palazzo Grassi di Venezia nel 1982 per il Teatro La Fenice, nel 1986 a Montpellier come Zaïde, nel 1987 nel Teatro dei Rassicurati di Montecarlo (Italia), nel 1995 nel Teatro della Pergola di Firenze ed a Edimburgo nel 1996.

La storia si concentra sull’amore di due giovani: Zaide, fanciulla rinchiusa nel serraglio del sultano Soliman, e Gomatz, cristiano caduto in mano dei turchi. I due però, grazie all’aiuto di Allazim, servo fedele del sultano, riescono a fuggire; vengono però traditi, catturati e portati al cospetto del sultano Soliman che però non intende concedere loro la grazia. Qui la vicenda si interrompe.

Bizet: I pescatori di perle

Bizet pescatori di perle copertina Pescatori di perle

Scarica qui I pescatori di perle di Bizet

I pescatori di perle (Les pêcheurs de perles) è un’opera lirica in tre atti di Georges Bizet, su libretto di Michel Carré e Eugène Cormon.

È oggi considerata il primo capolavoro operistico di Bizet, che all’epoca non aveva ancora compiuto i 25 anni. L’opera, di ambientazione esotica, gli fu commissionata da Léon Carvalho, il direttore del Théâtre Lyrique di Parigi. Alla prima – il 29 settembre 1863 – ottenne un discreto successo di pubblico ma una fredda accoglienza da parte della critica, nonostante in favore del giovane compositore si fossero levate le voci autorevoli di Ludovic Halévy e Hector Berlioz.
Restò in cartellone fino alla fine di novembre, per un totale di 18 repliche; ma da allora scomparve dai teatri francesi. Lo stesso compositore apportò in seguito alcune modifiche alla partitura, ma non ebbe mai la possibilità di rivedere l’opera in scena.

I pescatori di perle fu ripresa solo molti anni dopo la morte dell’autore, nel 1893, durante l’Esposizione universale di Parigi, presentata in lingua italiana dall’editore Sonzogno nella traduzione di Angelo Zanardini e con un finale posticcio.

In seguito la fama dell’opera in Italia fu legata soprattutto alla romanza del tenore Je crois entendre encore che, nella traduzione italiana (Mi par d’udire ancor), diventò il cavallo di battaglia dei più grandi tenori lirico-leggeri, da Tito Schipa a Beniamino Gigli.

Col tempo, tuttavia, Les Pêcheurs de perles ha conosciuto una piena riabilitazione ed è oggi entrata in repertorio, eseguita anche in Italia in lingua francese. Il limite dell’opera è in genere individuato nel libretto, piuttosto sgangherato, ma la partitura musicale ha l’espressiva morbida, elegante e sensuale del miglior Bizet ed è orchestrata magistralmente.