Cimarosa: Il Matrimonio segreto

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Il matrimonio segreto è un dramma giocoso di Domenico Cimarosa su libretto di Giovanni Bertati, il quale a sua volta si basa sulla commedia The clandestine marriage di George Colman il Vecchio e David Garrick del 1766, messa in scena al Drury Lane di Londra.

Fu messo in scena per la prima volta il 7 febbraio 1792 al Burgtheater di Vienna con Dorothea Sardi-Bussani come Fidalma e Francesco Benucci come Graf Robinson. Il successo sul pubblico viennese fu subito strepitoso (il pubblico diede dei lunghissimi applausi e chiese numerosi bis), tant’è che avvenne un fatto mai accaduto nella storia della musica sino a questo momento (e che tra l’altro non si ripeterà neanche in futuro): il bis dell’opera intera. Infatti all’imperatore Leopoldo II (sovrano che amava la musica e che aveva chiesto a Cimarosa di scrivere il dramma giocoso per la corte imperiale) il lavoro piacque così tanto che decise di farlo ricominciar da capo subito dopo una cena alla quale invitò l’intero cast.
Questo non fu solo un trionfo momentaneo e locale: l’opera suscitò infatti grandissimi applausi ovunque e in ogni periodo, rimanendo fino ai giorni nostri nei palinsesti dei maggiori teatri lirici di tutto il mondo e tuttora viene considerata un’opera viva, carica di freschezza e una delle opere buffe per eccellenza.
L’opera fino al 1800, ebbe 70 repliche viennesi e fino al 1794 fu rappresentata a Lipsia, Dresda (3 novembre 1792 nella seconda versione), Berlino, Milano, Firenze, Napoli, Torino, Madrid e Lisbona (6 agosto 1794 nel Teatro Nacional de São Carlos). Nel corso dell’Ottocento è stata rappresentata in tutta Europa, anche con il testo in tedesco, francese, spagnolo, danese, svedese, polacco, olandese, russo, inglese e ceco.

Scene dal ‘Faust’ di Goethe

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Scene dal ‘Faust’ di Goethe (Szenen aus Goethes Faust), composto tra il 1844 e il 1853, è stato riconosciuto come una delle più alte realizzazioni della musica drammatica del compositore Robert Schumann. Si tratta di un oratorio profano tratto dalla ‘Faust’ di Johann Wolfgang von Goethe Iniziato una decina di anni dopo la morte del letterato tedesco, che completò la seconda parte del poema drammatico poco prima di morire. Molti lettori contemporanei del Faust trovavano il poema epico di Goethe arduo e difficile da afferrare. Schumann descrisse il peso del compito di fronte alui in una lettera 1845 a Felix Mendelssohn: “[Qualunque] compositore non potrà essere giudicato su una delle opere più acclamate nella letteratura tedesca, ma sarà anche posto a paragone con Mozart”. Quest’ultima dichiarazione del musicista è dovuta al fatto che lo stesso Goethe dichiarò che solo Mozart avrebbe saputo scrivere bene la musica per questo lavoro (anche se Mozart era morto nel 1791).

Schumann lavorò a lungo su quest’opera e iniziò a scrivere dalla parte conclusiva dell’opera letterariain quello che poi diverrà la terza parte dell’opera. Inseguito la composizione procedette a ritroso rispetto alla storia sino all’ouverture.