La sonnambula è un’opera semiseria in due atti messa in musica da Vincenzo Bellini su libretto di Felice Romani. È considerata con I puritani e Norma uno dei tre capolavori del compositore catanese.
Scarica qui Nina, la pazza per amore
Nina, o sia La pazza per amore è una commedia per musica del compositore Giovanni Paisiello su libretto di Giovanni Battista Lorenzi, basato sulla traduzione di Giuseppe Carpani di Nina ou la Folle par amour di Benoît-Joseph Marsollier de Vivetières, libretto per un’opera di Nicolas Dalavrac.
Una versione riveduta in due atti andò in scena al Teatro dei Fiorentini di Napoli nell’autunno del 1790; per questa versione Paisiello aggiunse tre brani (la canzone del pastore, un’aria per Giorgio, il quartetto nel finale primo).
L’opera fu accolta con entusiasmo, grazie alla capacità della musica di suscitare commozione e alle atmosfere campestri (la canzone del pastore prevede l’accompagnamento di una zampogna).
Particolarmente famosa l’aria di Nina Il mio ben quando verrà, in cui ha un ruolo importante il flauto.
Scarica qui lp di Nicanor Zabaleta
Nicanor Zabaleta (San Sebastián, 7 gennaio 1907 – San Juan, 31 marzo 1993)
è stato un arpista spagnolo di fama mondiale.
Zabaleta nasce a San Sebastián nel 1907. Nel 1914 suo padre,
musicista dilettante, gli regala un’arpa acquistata in un negozio di
antiquariato. Inizia presto a prendere lezioni da Vincenta Tormo de Calvo,
del Conservatorio di Madrid, e da Luisa Menarguez. Nel1925 inizia gli studi a
Parigi, dove ha come insegnanti Marcel Tournier e Jacqueline Borot. Nel 1926 fa
il suo esordio ufficiale in un concerto nella capitale francese. In seguito va
negli Stati Uniti, e per la prima volta suona in America del nord nel 1934.
Nel 1950incontra in Porto Rico Graziela, la donna che avrebbe sposato nel 1952.
Torna in Spagna e inizia a girare l’Europa. Negli anni tra il 1959 e il 1962 tiene
una cattedra di arpa all’Accademia Musicale Chigiana di Siena. Il suo ultimo concerto
si tiene a Madrid il 16 giugno 1992, quando la cagionevole salute di Zabaleta era già
minata. Muore l’anno successivo, il 31 marzo 1993, a San Juan de Puerto Rico.
Ha suonato soprattutto musica del diciottesimo secolo, ma anche musica antica e moderna.
Per lui hanno composto artisti come Alberto Ginastera, Darius Milhaud, Heitor Villa-Lobos,
Walter Piston, Ernst Krenek, Joaquin Rodrigo. Si stima che abbia venduto circa tre milioni di dischi
Scarica qui Don Pasquale di Donizetti
Quando “Don Pasquale” viene rappresentato per la prima volta, nel gennaio del 1843 a Parigi, Gaetano Donizetti ha alle spalle un’intera vita nel mondo dell’opera italiana ed è nel pieno della sua maturità artistica.
Aveva riscosso grandi successi con la Lucia di Lammermoor, “La Fille du Règiment” ed altre opere, ma non era riuscito ad ottenere l’agognata carica di Direttore del Real Collegio di Musica a Napoli.
Questa opera buffa in tre atti, composta in undici giorni e rappresentata al Théâtre Italien di Parigi il 3 gennaio 1843, dal punto di vista librettistico non può dirsi un grande lavoro, ma il ritmo serrato e la sapiente teatralità lo rendono, operisticamente parlando, eccellente.
Tipica del Don Pasquale è l’efficacia con la quale il lirismo e la malinconia si contrappongono al sorriso malizioso o anche alla schietta risata, perseguite dal maestro.
Il libretto del Don Pasquale firmato M. A. (Giovanni Ruffini), si rifaceva a un libretto di Angelo Anelli, musicato da Stefano Pavesi nel 1810 con il titolo di “Ser Marcantonio”
La Gioconda è un’opera di Amilcare Ponchielli su libretto di Arrigo Boito (firmatosi con lo pseudonimo e anagramma di Tobia Gorrio).