L’opera non divenne nota al pari di Elisir d’amore, Don Pasquale o Figlia del reggimento, ma il suo titolo è diventata nota per la famosa aria della protagonista, Oh luce di quest’anima. Molti soprani si cimentarono solo in quest’aria (Joan Sutherland, Beverly Sills), o anche interpretando integralmente il ruolo di Linda (Edita Gruberova, Mariella Devia).
L’opera ebbe importanti rappresentazioni nel corso del ‘900: la più nota è quella alla La Scala, con Margherita Rinaldi e Alfredo Kraus diretti da Gianandrea Gavazzeni.
Trama
Atto I
Il marchese di Boisfleury trama per poter avere Linda, figlia di Antonio e Maddalena, fingendo di volerla proteggere. I due genitori temono per la figlia, e Linda, amante segreta di Carlo (in realtà il Visconte di Sirval e nipote del marchese), per fuggire alle insidie del marchese con Pierrotto e alcuni amici savoiardi si reca a Parigi.
Atto II
Linda vive in un appartamento che Carlo le ha offerto e si è arricchita, ma viene raggiunta dal Marchese, che tenta ancora di sedurla. Linda lo respinge. Intanto, Antonio, giunto a Parigi per rivedere la figlia, ma non la riconosce nella ricca signora che è diventata. Quando Linda si rivela, temendo che abbia perduto il suo onore, Antonio la ripudia. A complicare la situazione è la notizia di Pierrotto, che comunica che Carlo ha sposato una donna di nobili origini. Linda perde la ragione ed impazzisce, e viene riportata a Chamounix.
Atto III
Carlo torna a Chamounix, ed apprende la situazione di Linda, e le spiega che aveva rifiutato le nozze imposte dalla madre. Linda così riacquista la ragione e l’opera si conclude nella felicità generale.